Non Antipolitica ma altra Politica

No. Non è solo la crisi economica. Ognuno pensa al proprio orticello. Tutti cercano privilegi personali, non importa se questo comporta danno per gli altri. Per ottenerlo si rivolgono ai propri politici, che fanno di tutto per accontentarli, quando non ci riescono allora, scatta il “mi rivolgo a qualcun altro…” Succede anche a livello nazionale, quanti parlamentari sono pronti a infilare qualche emendamento tra le pieghe di una legge et voilà il gioco è fatto. E’ la vecchia politica, cui purtroppo non si sono sottratti tanti politici di ogni schieramento, cattolici e non cattolici, di sinistra e di destra.

Se la politica riacquista dignità, la sua prima preoccupazione è la ricerca del bene comune ed una maggiore equità.  I politici onesti dovrebbero assumere un po' il ruolo che è tipico dei genitori, che non fanno disparità tra i figli. Se è necessario chiedono sacrifici, ma in maniera giusta, ripartendone i pesi. Assistiamo in questa fase invece un carico maggiore a taluni, le categorie fragili, disagiate, i pensionati, i lavoratori, i disabili, a scapito invece di intoccabili ricchi e protetti da politici a caccia di voti.

Criticare tutto questo non è Antipolitica, ma voglia di altra Politica, indirizzata al bene della collettività. Quando si lavora in questa direzione si creano le condizioni per una rinascita della società civile, altrimenti rischiamo di andare sempre più a fondo.

 

Pino Parisi

 

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